Nel 1855 la miniera venne rilevata dal conte belga Victor Seyssel d’Aix che introdusse importanti innovazioni, prima fra tutte l’idrovora commissionata allo scienziato valdostano Innocenzo Manzetti che consentiva di evacuare 200 litri di acqua al minuto. I lavori ripresero a pieno ritmo e, prosciugate le gallerie, furono installate vie ferrate, si costruirono le fonderie a Valpelline, vennero avviate nuove sezioni di scavo a La Balme e a Vaud.
Nel 1864 il Conte Cornelissen diede vita ad una nuova società grazie alla quale vennero rinnovate le attrezzature, consentendo di estrarre fino 12,5 tonnellate mensili di minerale. Gli scavi proseguirono dal 1880 con la Società Wellens e C. e successivamente si ebbero innumerevoli passaggi societari, anche a causa delle diffcili condizioni di lavoro dovute al problema dello smaltimento delle infiltrazioni d’acqua nelle gallerie e alle diffcoltà di reperimento delle risorse forestali utilizzate nei cantieri e nelle fonderie.
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