Così veniva descritto nel 1909 il camino della fonderie che si estendeva verso l’alto lungo il pendio della montagna:
“I fumi del forno sono estratti da un ampio tubo a gomito, comunicante con un amplissimo tubo a pallone che serve da prima camera di deposito delle polveri; segue la gran camera a polveri, ed a questa si innesta il camino rampante lungo il pendio della montagna per un’altezza di m. 86, dopodiché si erge un tratto di ben m. 25 di camino verticale in ferro. Tale disposizione permette di avere un abbondante tiraggio, e per di più l’estremità del camino essendo ben distaccata dal circostante terreno è bene investita dalle correnti aeree, ciò che facilita la dispersione dei fumi solforosi.”
Estratto dalla Rivista del Servizio Minerario nel 1909, Pubblicazione del Corpo Reale delle Miniere, Tipografia nazionale G. Bertero & C, Roma, 1910
